Full text: La scultura del Cinquecento (10, Parte 3)

IO. — ANDREA DELL'AQUILA E I RUBINI 319 
Le mani tozze contrastano con la finezza calligrafica delle pieghe a 
venature sottili, delle palpebre duttili, staccate come a punta di 
forbice dagli occhi sonnolenti, del manto serico che scende dal capo 
di Maria, artificiosamente piegato. Alla forza dell’arte di Alessandro 
Vittoria succede un’esterna ricerca d’eleganze e di preziosismi, so- 
prattutto nella sottigliezza delle stoffe, nelle pieghe lineari, precise, 
in quello stamparsi, sulla gamba destra di Maria, della veste restìa 
al movimento. Nella sua freddezza lo scultore non manca di certa 
personalità: è un virtuoso di second’ordine, che tornisce con cura la 
forma inguantata, accarezzata, e, all’opposto del Vittoria, par schivi 
le ombre. Il marmo che, sotto lo scalpello del Maestro, si colora, 
S’impregna di luce, prendendo morbidezze di carne viva, divien 
gelida porcellana nelle mani del seguace trentino. 
LORENZO, AGOSTINO. VIGILIO RUBINI 
LORENZO RUBINI! 
[534, 6 marzo — Negli atti di Bartolomeo Piacentini si trova questa 
allusione alla provenienza della famiglia Rubini: « praesente m. Petro 
(zio di Lorenzo, scultore, cognato del Vittoria) fornario q. Laurentii 
Rubini de Voltolina ». 
‘543 — Lorenzo, figlio di Andrea Rubini, lavora all’apparato per: l’in- 
gresso del vescovo Ridolfi in Vicenza, ed è «chiamato molto eccel- 
lente dal Palladio, il quale dice di sua mano le statue nelle estre- 
mità dei piedistalli che fanno poggio alle scale delle logge della Ro- 
tonda » (MAGRINI, Memorie intorno alla vita e alle opere di Andrea 
Palladio, Padova, 1843, nota 19, pagina VIII). 
[549 — «M. Lorenzo Rubini taiapria fiolo de m. Andrea fornaro garzon 
de m. Zuane taiapria » (Giovanni di Giacomo da Porlezza, il più noto 
Mavionn architetto e scultore a Vicenza nella prima metà del secolo XVI, avanti 
oa il Palladio, di cui fu maestro) entra nella fraglia dei muratori e scul- 
mi Vit tori di Vicenza. 
i je Bant- 1556 — In una nota di libri e d’opere d’arte esistenti presso l’Accademia 
I , pae i Olimpica, si trova il seguente cenno « Nella Stanza de’ Gessi. ...un 
er as Vulcano di mano di mastro Lorenzo di terra » (Lorenzo Rubini?) 
i ndietregotante 1 Mi fu largo di notizie e d’aiuto per tutto il gruppo degli scultori Vicentini il 
O annos Dott. Prof. GIULIO Fasono, che ringrazio riconoscente.
	        
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