678 IL. — SCULTURA LOMBARDA VERSO LA FINE FEL ’500
chelangelo, ma nulla più resta di michelangiolesco nella concezione
del morbido nudo di Cristo deposto, della figura blanda di Maria,
delle sue vesti che in basso si allentano, del drappo che sotto il corpo
di Cristo prende soltanto valore decorativo. Anche lo spirito tragico
della Pietà michelangiolesca volge al sentimentalismo della tarda
arte emiliana del Cinquecento, tanto nel volto incantato dell’angiolo
assistente, quanto in quello di Maria sfiorato dall’ombra.
Un altro scultore bolognese fu Bastiano Torrigiano, detto il Bo-
logna, che, secondo il Baglione, fu scolaro di Guglielmo della Porta,
e «nel fondere di bronzo fu molto adoperato e hebbe degno nome
di valente maestro ». A quel che risulta per la vita intessuta di lui
dal Baglione, fu specialmente fonditore in bronzo, e rese « facile e
spedito il modo de’ getti» con la invenzione attribuitagli « di get-
tare in forme fatte di gesso e di polvere di mattoni». Ebbe «ne
tempi delli Pontefici Gregorio XIII e Sisto V il carico della Fonderia
della Camera Apostolica ». Non pertanto il Torrigiani tralasciò la
sua arte di scultore, e tra le altre sue opere, secondo il Baglione
stesso, « nella bellissima vigna de gli Rccellentissimi Peretti, dentro
il Casino verso Thermine, fece di bronzo il busto del Pontefice Sisto V ».
Non sappiamo se sia quello ora nella Cattedrale di Treia (Marche):
ritratto scintillante di vita (fig. 554), intenso d’effetto pittorico per
mobilità di rughe e di muscoli nella maschera ironica, e per le volute
d’un ornamento tutto brio, che trasforma il piviale in superba car-
tella architettonica.
Dall’Emilia andò anche a Roma, in età giovanile, lo scultore
Paolo San Quirico, parmense, ivi ammaestrato da Camillo Mariani N
vicentino «in far modelli di rilievo », come dice il Baglione. Rd egli ;
« fece », al dire di quest’autore, « ad istanza del Capitolo di Santa Maria o
Maggiore, dentro la nuova Sagrestia, la statua di Papa Paolo V |
(fig. 555), di metallo, alla mano sinistra, quando vi si entra, e sta i
sopra un piedistallo di pietra con sua iscrittione, e in atto di be-
nedire il Popolo. Questa statua due volte fu gettata, e benchè nel
piccolo modello di cera riuscisse molto buona, nella forma grande
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