I20 TI. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
per quelle andare in Belvedere; e che della valle per ordine di scale
in diversi modi si potesse salire sul piano di Belvedere. Per il che
Bramante, che aveva grandissimo giudizio ed ingegno capriccioso
in tal cose, spartì nel più basso con duoi ordini di altezze, prima una
loggia dorica bellissima, simile al Coliseo de’ Savegli (teatro di Mar-
Fig. 102 — Roma, Palazzo vaticano. Bramante: Il Belvedere.
cello), ma in cambio di mezze colonne, mise pilastri, e tutta di tre-
vertini la murò:; e sopra questa uno secondo ordine ionico sodo di
finestre, tanto che e’ venne al piano delle prime stanze del palazzo
papale ed al piano di quelle del Belvedere, per far poi una loggia più
di quattrocento passi dalla banda di verso Roma, e parimente una
altra verso il bosco, che l’una e l’altra volse che mettessino in mezzo
la valle, ove spianata che ella era, si aveva a condurre tutta l’acqua
di Belvedere e fare una bellissima fontana. Di questo disegno finì
Bramante il primo corridore che esce di palazzo e va in Belvedere
dalla banda di Roma, eccetto l’ultima loggia che dovea andar di
sopra; ma la parte verso il bosco riscontro a questa si fondò bene,