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tra cornici in pietra serena e bianche mura (fig. 147). Si direbbe che
da un prototipo del Sanzio abbia origine la perfetta limpidità delle
sagome, la serenità del ritmo dolcemente scandito da archi e lesene,
il nitore supremo dei fini capitelli ionici, degli archi lisci sotto il sem-
plice anello di cornice, delle finestre delicate tra bande seriche di
Fig. 147 — Cortona, Duomo. Andrea Sansovino: Portico della Canonica.
‘Fot. Alinari)
lesene e cornici di trabeazione, piatte e brevi, scarse d’aggetto. Opera
d’un plastico puro, si rivela il loggiato nel taglio cristallino della
pietra, nell’incastro di volumi all’incontro delle basi di pilastri o
lesene con l’angolo smussato, che nel piano superiore si volge ai nostri
occhi in liscia curvatura di tronco marmoreo. Siamo davanti a un
raro gioiello del Rinascimento, così raccolto nella sua pace sognante,
e così musicale nella giustezza del ritmo tranquillo, da prender posto
tra le creazioni più tipiche del mondo raffaellesco. Più fiorito, il
maestro, che a noi richiama Andrea Sansovino, è nella porta dorica
della Cattedrale di Cortona (fig. 148), come nella chiesa, ispirata
al San Lorenzo del Brunellesco, elegante per capitelli compositi con