SV ALLIEVI DI RAFFAELLO: GIULIO ROMANO 273
La villa fu costruita per Baldassare Turini da Pescia, decorata
d’affreschi e di stucchi. Nel 1807, quando l’edificio era di proprietà
del cardinale Lante, il Valadier chiuse aperture e intercolunni del
villino, e rinnovò la stufa, dov'erano i dipinti ricordati dal Vasari.
Altre modificazioni vi apportò il Canina, quando il casino divenne
Fig. 239 — Roma, Villa Lante sul Gianicolo.
Giulio Romano: Facciata del Casino suddetto.
(Fot. Alinari).
proprietà dei Borghese, che, nel 13837, lo vendettero alle monache
del Sacro Cuore, e queste poi ad altri. Le pitture vennero distaccate,
e passarono alla raccolta Hertz. Il Vasari elogiò la villa « per. la tanta
grazia e tanto comodo e per tutti quegli agi che si possono in sì fatto
luogo desiderare », e il Milizia disse: « bella 1a loggia di colonne iso-
late e architravate ».
Ma Giulio Romano dette ben maggiore saggio di sè nel palazzo
a Cicciaporci in Banchi (figg. 240-242), edificato nel 1521 per Giovanni
o Alberini, nobile romano, lodato dal Milizia come «1a migliore fab-
ira brica » di Giulio Romano in Roma, e da non cederla a qualunque altro
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, XI
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