5. — ALLIEVI DI RAFFAELLO: GIULIO ROMANO 203
tettonica si rompe: il freddo Giulio Romano del palazzo di Sant’Eustac-
chio in Roma, che per tutto ornamento delle sue facciate s’appaga
di superficiali suddivisioni geometriche, a specchi entro specchi,
lascia che il frontespizio del palazzone trovi l’effetto nell’itregolarità,
nel turgore, nelle spezzature continue, come di esuberante coro barocco
Rig. 259 — Mantova, Palazzo del ‘The. Giulio Romano: Sala della grotta.
(Fot. Alinari).
intagliato da rudi legnaioli. L'effetto d’insieme raggiunge il grot-
tesco, e quasi il pazzesco, nella ricerca di vivezza pittorica per il
frastaglio e il rimbalzo delle luci, e se non fosse l'intervento del Ber-
tani a spiegarci tanta esuberanza di mal gusto appariscente, si po-
trebbe pensare a una ubbriacatura pittorica di Giulio Romano nel-
l’Italia Settentrionale, alle porte del Veneto. T’effetto scenografico,
armonioso e grandioso nel palazzo del *T, qui diviene sfrenato,
tumultuoso, squillante, ci fa sentire che siamo in terra limitrofa al
+ on Veneto, prossima agli splendori della Serenissima, coi trilli quasi
BE veronesiani delle sue luci.
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