du I. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
aperture delle finestre forman due gradi di scuro; nell’arcata del
mezzo, è una nicchietta con statua di Mercurio; sopra ogni timpano
di finestra una maschera tra nastri svolazzanti. Ed ecco sgranarsi
le luci in alto, rider sui dentelli del cornicione come su tasti di piano-
forte; tondi oculi aprir nere pupille tra il festoso brulichio di ghir-
lande, che adornano il fregio con pittorica minuzia di frastagli e ar-
Fig. 280 — Mantova, Duomo.
Giulio Romano: Particolare della cappella del $$. Sacramento.
(Rot: Premi).
ricciature. Dal contrasto ardito, subitaneo, tra il basamento grezzo
e il bianco del finto loggiato, scaturisce un effetto di colore gaio,
vivo, in pieno accordo col moto di spalancati ventagli dato alle rag-
giere. La casa, che ad Andrea Sansovino parlava di raccolta intimità
familiare, è soprattutto per Giulio Romano un prospetto scenografico,
vivido e smagliante di colore, dove l’eco della tradizione cromatica
di Venezia soffoca le voci di Bramante e di Raffaello 1
1 In un salone della casa si vede un camino sbilenco e stravagante, benchè fine-
mente adorno (fig. 284)
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