Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

4 I. - ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO - 
coronate di cappelle, tra le quali nicchie popolate di statue. Gli edi- 
fici sono accentrati, le chiese disposte intorno all’alto tiburio a cer- 
chio, solo talvolta longitudinali; le cupole a base quadrata od otto- 
gonale ! (figg. 2-18). 
Il primo problema architettonico che occupò la mente di Leo- 
nardo a Milano fu il tiburio del Duomo. Sembrò già insufficiente, 
anche al Mignot architetto francese, ingrossar i piloni per la soli 
dità del tiburio da costruirsi, e nel 1481, per il ripetersi dei dubbì, 
il Duca di Milano stesso prese interesse alla soluzione del problema, 
e chiamò architetti a consulto per «il malato domo ». S’incontra 
Giovanni di Graz Nexemperger sino al 1486, Giovanni Mair di Hu- 
storf che viene avanti senza trovare accoglienza dai Deputati del 
Duomo, e arriva sin dal marzo 1487 Luca Fancelli, che scrive a LO- 
renzo il Magnifico (12 agosto 1487): «la cupola del Duomo qui par 
che ruinava donde si è disfatta e vassi investigando di rifarla. E 
per esser questo edificio senza ossa e senza misura non senza diffi- 
coltà vi si provvederà ». Il Fancelli studiava i mezzi migliori per 
continuare la fabbrica, intento ai modelli presentati da diversi in- 
gegneri, e riceveva il 26 giugno 1487 un compenso come deputato 
«ad videndum et judicandum modelos tiburii ecclesiae factos per 
nonnullos alios inzignarios ». È probabile che tra i vari disegni ve ne 
fosse uno di Leonardo, poi invitato a costruire in legno il modello, 
al quale attese dalla fine di luglio del 1487 alla fine dell’anno. Il 
modello era pronto l’11 gennaio 1488; e Leonardo lo presentò così: 
«Signjori, padri, diputati, sichome ai medici tutori curatori de li 
amalatj... voi sapete le medicine essendo bene adoperate rendon 
sanità ai malati e quelo che bene le chonoscie ben l’adopererà, quando 
ancora luj conoscierà che chosa è homo, che chosa è vita e chon- 
plesione, che chosa è sanità... Questo medesimo bisognja al malato 
domo, cioè uno medico architetto, che intenda bene che chosa è 
edifitio e da che regole il retto edificare diriva e donde dette regole 
sono tratte e in quante parte sieno divise e quale sieno le cagione 
che tengono lo edifitio insieme e che lo fanno premanente e che na- 
1 Sugli edifici a cupola, vedi IOSEF STRzYGOWSKI (Raccolta Vinciana, XI, 181) 
e WILHELM LiBKE: Architect, 1880. Gli schemi architettonici a tipo centrale del 
maestro possono essere classificati secondo il FRANKL: Die Entwicklungsphasen 
der neueren Baukunst, Lipsia, 1914.
	        
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