6. — BALDASSARE PERUZZI 383
ciata, sintetizzandone l’espressione di movimento elastico nell’ag-
getto della tesa cornice metallica che sovrasta al fregio della base,
e nell’acuta sporgente lamina del cornicione, mentre nel basamento,
tra il massiccio spessore dei fianchi, scanditi d’ombra dai capitelli
dorici delle lesene e dai finestrini interposti, s’incupisce l’oscurità
Fig. 349 — Roma, palazzo Massimo. B. Peruzzi: Soffitto nel salone d’ingresso,
(Fot. Alinari).
del portico, saettata negli intercolunni da lame di sole, come voce di
basso profondo che dia appoggio all’esile filo di una voce argentina.
Per gradi, la sonorità, che riecheggia nella greca della cornice di
legame tra balconi e parete del primo ordine e nei rimbalzi d'ombra
da cappelli di finestra, mensole e trabeazioni, s’affievolisce e si perde
nella superficie distesa uniforme della facciata senza più aggetti,
sino a quello del cornicione possente.
Magnifico è il portico all’interno (fig. 348), con la fioritura opu-