Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

7. — SEBASTIANO SERLIO 467 
Il Serlio finiva la sua vita a Lione, lasciando libri e buone in- 
tenzioni d’architetture. Dotto, specialmente per lo studio diligente di 
Vitruvio, non mancò di conoscere Columella e Leon Battista Alberti, 
che talvolta citò; «ma i principî, le teoriche non bastavano alla cono- 
scenza della buona architettura, che da pochi lustri s’incominciò a ritro- 
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Fig. 430 — Setflio: Disegno di fabbrica per un luogo detto « Rosmarino ». 
(Dal S$erlio, libro VII), 
Vate ». Fd ecco Bramante, «la luce della buona architettura di questo 
secolo », e «huomo di tanto ingegnio nell’architettura, che con lo 
aiuto et autorità che gli dette Giulio II Pontefice, si può dire ch’ei 
Mer: suscitasse la buona Architettura, che da gli antichi sino a quel tempo 
era stata sepolta ». "Tra gli architetti del suo secolo, nel quale «la 
buona architettura ha incominciato a fiorire », annovera «il divino 
Raffaello da Urbino universalissimo pittore », e «il consumatissimo
	        
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