Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

522 L= ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO 
renovatione et restauratione delli muri di Roma del Borgo di $. Pietro 
dal torrione di Papa Nicola fino verso Belvedere » (RavioLI). 
1545, 15 giugno — Convenzione del duca Pier Luigi Farnese per la fac- 
ciata del suo palazzo. Fra gli altri capitoli è stabilito «... ch’il lavoro 
sì farà sii recipiente (?) al judicio di Mastro Antonio da San Gallo, di 
Mastro Jacomo Meleghino et Battista Calvi» (BERTOLOTTI). 
1545, agosto — Pier Luigi Farnese è fatto duca di Piacenza, e si occupa 
di munire la città. 
1545, II novembre — Il vescovo di Casale scrive da Roma a Pier Luigi 
Farnese: «N. $.re ha fatto examinare et vedere diligentemente il di- 
segno de la Fortezza di Piasenza da Mastro Ant.° Sangallo con Mastro 
Michelangelo; et per le qui alligate di Mastro Antonio si scrive alcuni 
partiti loro, de’ quali si aspetterà risposta tanto più presto. V. IHll.ma 
S.ria facci ordine che si risponda con celerità » (RONCHINI). 
1545, 6 dicembre — Pier Antonio de Angelis, commissario pontificio, scrive 
da Rieti al cardinal Farnese, chiedendo che gli venga subito mandato 
Antonio per i lavori al lago delle Marmora, « perchè questa non è opera 
da burla nè da farla che lui non sia presente al principio ». Aggiunge 
che già « si assettano li legni per serrare la bocca della cavata... » (RON- 
CHINI). 
1546, 9 gennaio — Lo scalpellino Nardo di Raffaello de’ Rossi scrive 
a Rieti, ad Antonio da Sangallo, mandandogli il disegno di due fi- 
nestre del palazzo Farnese (MILANESI). 
1546, 22 marzo — In una lettera al duca Cosimo de’ Medici, Antonio parla 
dei lavori che si stanno facendo al lago Velino (GAYE). 
1546, 3 maggio — «... per mandato di M.° Antonio San Gallo » viene ese- 
guito un pagamento per le porte della sala regia (BERTOLOTTI). 
1546, 1 giugno — Antonio da Sangalio e M.° Giulio de Americis da 
Caravaggio sono presenti all’acquisto che Pier Luigi Farnese fa d’una 
casa sita in via Giulia, di proprietà di Giannotto Giannotti (BERTO- 
LO TTT). 
1546, 28 settembre — Data dell’epitaffio posto da Isabella Deti sulla tomba 
del Sangallo; è ricordato dal VASARI, ma ora non esiste più. 
1546, 13 ottobre — Pagamento di 203 scudi e 60 baiocchi agli eredi di 
maestro Antonio da Sangallo, per resto di 159 « rubbia » di calce (PAS- 
SAVANT).
	        
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