O. = ANTONIO DA SANGALLOÒ IL GIOVANE E I: SUOI SEGUACI 569
nice, come dall’incasso della parete fra i piedistalli delle lesene, trae
risalti ignoti alle facciate di Santa Maria di Loreto e del palazzetto
delle Cinque Lune. Anche la cornice, che lega basi di finestre e di
lesene, non scompare dietro di esse con la timidezza che si notava in
Santa Maria di Loreto, ma ne emerge acutamente lineata, energica. 1
Più antica, anteriore al 1520, data scritta sulla porta, è la chie-
Fig. 521 — Roma, $. M. in Porta Paradisi. A. da Sangallo il G.: Interno.
(R. Gab. Fot. Naz.)
setta dell’ospedale di San Giacomo degli Incurabili, nota col titolo
tati di Santa Maria in Porta Paradisi (fig. 520), anche più semplice di
11] disegno per la Zecca di Santo Spirito, agli Uffizi (fig. 518), fu interamente
na roiote modificato nella costruzione. L’edificio corrisponde invece a quello che si vede nel
disegno per la Zecca di Castro, anch’esso parte della raccolta Uffizi (v. fig. 584, più
fd efinot ef" avanti). Le proporzioni della facciata romana sono meno eleganti, meno slanciate;
CR invece di scudi si vedon due oculi ciechi entro quadrato; l’arcata si abbassa per lasciare
tetti Ue allo scudo farnesiano e ai suoi nastri trionfale espansione; ma la rispondenza generale
Ma fra i particolari del disegno citato e della Zecca di Santo Spirito è quasi assoluta.
i Tipico esempio d’architettura sangallesca in Roma è l’edicola di Ponte, costruita
da (le da Antonio per Alberto Serra, segretario della camera apostolica durante il Ponti-
sa] ficato di Leone X, sull’angolo della sua casa in via de’ Coronari, presso ponte Sant’An-
18 dai VR gelo, e detta «l’imagine di Ponte » per l’affresco, ora scomparso, di Perin del Vaga,
10 di Oo raffigurante l’Incoronazione della Vergine (fig. 519).