10. — I SETTENTRIONALI: CRISTOFORO SOLARI DETTO IL GOBBO 721
i Al portico, che cinge l’atrio di Santa Maria presso San Celso,
ca (fig. 667) sovrasta la chiesa complicata da riquadri e da statue e da al-
torilievi, formando contrasto alla quiete delle arcate del portico, e,
si potrebbe dire, al loro augusto silenzio. Nella parte chiusa esterna-
mente, le lesene accoppiate dividono a campi lo spazio, e, in tre di
questi campi, fincheggiano porte con sette frontespizi lineari. Forte
Fig. 671 — Bologna, San Petronio.
Giulio Romano e Cristoforo Solari: Disegno per la facciata della chiesa.
(Fot. Enea Croci).
agli angoli è il fascio delle lesene sul solido pilastrone, in armonia
con le arcate del portico, che si muovono lente, misurate, in giro
uguale, con semplicità tranquilla. Se si confronta questo portico
con la facciata di tempo più tardo si vede come l’arte sia passata
dalla grandezza, dalla maestà, dalla pace, alla mobilità, agli effetti
pittotici, al rumore. Ancora Bramante è nell’atrio di Santa Marià
ag presso San Celso, forte e saldo per l’architetto che sa gli effetti scul-
turali, e trova nel contrasto della pietra chiara con lo scuro mattone
VENTURI, Storia del’ Ar'e Italiana, XI
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