Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

LO — TL SETTENTRIONALE BR GL E. ZACCAGNI 4470 
secundo il modelo che ua con li coritori », non voluto dalla compagnia 
i per risparmiare la maggiore spesa, essendo stato persuaso da Giovan 
Re Francesco «che facendo dicta fabricha xenza coritori ch’el non saria 
i | el caricho eguale, che seria più caricho nel mezo che intorno, et che tale 
O uariatione è periculosa. Item che la dicta fabricha averia del nano, 
tl a Bernar. per il che seria molto diforme et distante de la ragione » (Samp). 
À i: 1525, 22 aprile — « M.ro Bernardino ‘Torchiara debe haver per resto del 
Sen modello lire 13 ». Ma, secondo il Testi, il modello era di Gioan Fran: 
cesco, che più volte, nel Libro della fabbrica, è detto architetto e capo- 
è Steccata maestro (Test1). 
Bernardino 1525, 6 maggio — I deputati della compagnia di Santa Maria della Stec- 
modello cata, considerando che il corridoio progettato dallo Zaccagni « con- 
Vero stati starebbe grossissima somma de denari », e che non vi è modo di fare 
SI tale spesa, attestano di aver ordinato a maestro Bernardino «non 
te {fine dovesse procedere in tagliar dito Coridor» ma che invece prima si 
occupasse a tagliare il cornicione (SaLm1). 
frate 1525, 13 maggio; 21 luglio — Da pagamenti in queste date risulta che 
FIN; Bernardino e Giovan Francesco Zaccagni lavoravano ancora alla 
AMANO Steccata (Test). 
1525, 5 agosto — Riappaiono a tale data, fino al I5 settembre, nelle 
o carte del monastero di San Giovanni Evangelista, i pagamenti a Ber- 
o nardino Zaccagni, cui è unito, pure col nome di maestro. il figlio Giovan 
Francesco (SaLmMy). 
| Mn 1525, 26 agosto — Nella sacristia della chiesa di Santa Maria della Steccata 
- si radunano «li Magnifici Domini Fabricanti... qualli fecino multo 
coloquio inseme per la fabrica noviter che se fa, maxime che fa novità 
SALMI in buttar pelij, quallij sono di mala sorta». In seguito a ciò chiamano 
pa Vari periti, fra cui è nominato anche « maestro Antonio da Coregia ». 
o Questi periti, riunitisi la domenica successiva, concludono «era di bi- 
o sogno et necessità tor uia quellij ote nigieti picholij et tirar il muro 
grosso per il suo drito et serar bene dito muro soto a li archi mestri 
tte im que: et in lo dito muro cauarge doue finestre belle per dar luce a la dita 
nte » {SALMI giesia... ecc.» (SALMI). 
ina Col 1525 — I due Zaccagni abbandonano i lavori della Steccata (TESTI). 
Mantua 1526, 26 aprile — Bernardino Zaccagni, « dictus de ‘Turiclara civis archi- 
fa i, tectus siue murator parmensis vicinis ecclesie sancti Odorici », dichiara 
so Maest di aver lavorato per Santa Maria della Steccata dal 1521 alla fine del 
trascritti 1525, insieme con il figlio e parecchi muratori, e di essere stato licen- 
figgot
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.