Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

II. — ARCHITETTI DEL CENTRO E DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA GOT 
Quanto alla chiesa della Scopa (fis. 823), Cola dell'Ainatrice non 
la chiude a terrazza, ma costruisce una timida cimasa, una specie 
di tabernacoletto con due brevi contrafforti attaccativi in alto, 
virgole insignificanti. È un'eccezione nell’opera dell’architetto, sempre 
grave, ponderoso, forte. 
Nel palazzo del Popolo ad Ascoli, col monumento a Paolo III 
(1549) sulla massiccia porta (fig. 824), con duplice giro di bugnato 
Fig. 819 — Aquila, Duomo. Cola dell’Amatrice: Esterno della Cattedrale. 
nell’arco e negli stipiti, sta in un tabernacolo la statua papale sotto 
il catino a conchiglia, e ai lati son due finestre tra colonne ioniche, 
altro ripiego curioso, più tardi eseguito, fra tutto quel peso di cor- 
nici e di masse di pietra. 
Par che la materia, sotto la squadra dell’architetto, non trovi 
levità, e anche se le colonnine delle finestre al primo piano del 
O palazzo Malaspina in Ascoli Piceno (fig. 825) si notano per la loro 
o sottigliezza, la trabeazione che reggono, e il frontispizio calcatovi 
A en sopra, fan pesantezza. Si aggiunga che Cola dell’Amatrice difficil- 
Loria mente varia, come può vedersi dalla sfilata dei cappelli di finestre al
	        
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