144 III. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO i
Un muro con merlatura (fig. 116) lega al fabbricato rustico il
palazzo, e un cancello ne chiude l’ingresso, tra pilastri reggenti due
vasi di meravigliosa eleganza nella purezza geometrica della fornia.
Degno del palazzo è il fabbricato rustico (fig. 117), con le sue arcate
a giri concentrici larghe e piatte, agganciate da semplici chiavi tra-
pezoidali, e, tra arcata e arcata, lesene che vanno col loro capitello
a sostenere la fascia del cornicione. Nella semplicità delle linee, nella
Fig. 116 — Padova (dintorni), Villa di Ponte Casale. Jacopo Sansovino: Muro con merlatura.
(Fot. Fiorentini).
riposata ampiezza degli spazî, nelle superfici distese in elementare
unità geometrica, il rustico loggiato forma sfondo in quella grande aia,
all’opera dei coloni, quale poteva disegnarsi per le Georgiche di Vir-
gilio. E mentre Jacopo Sansovino costruisce con rigida semplicità
la loggia agreste, dentro il palazzo, nei soffitti ripartiti a losanghe e a
cerchi, nella mobiglia, nei ricchi camini, nei cortili cinti da logge,
nei marmi, nei bronzi, negli intagli, nelle pitture, negli ori, versa a
piene mani ricchezza imperitura d’arte per i potenti accompagnati
al loro palazzo dalle statue delle Divinità. Il Sansovino, che in Ve-
nezia ha inneggiato con la sua architettura alla repubblica gloriosa,
riduce la sonorità nella villa patrizia, e abbassa sempre più il tono