544 III. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
probabilmente costruire dallo Scamozzi (fig. 489), si può dire altret-
tanto, e cioè che la ricerca di variazioni toglie valore all’insieme, ne
turba l’unità d’effetto, specialmente nella loggia del cortile (fig. 490),
dove le parti mediane, come porte sovrapposte, aperte sulla parete
piana centinata, mal comportance i laterali intercolunni; e, in alto,
le finestre rettangolari, una nel centro sull’asse delle due porte del
Fig. 489 — Vicenza, Falazzo Ecnin, già Thiene. Vincenzo $Scamcezzi: Esterno.
(Fot. Alinari)
loggiato, due altre congiunte sulle tre colonne che le fiancheggiano,
una sull’intercolunnio terminale della fronte a destra e a sinistra, non
sono bene equilibrate tra loro, perchè quella di mezzo e le successive
sembran rette da pareti e da colonne sottostanti, e le ultime hanno
al disotto il vuoto.
Ricordiamo infine il Palazzo Contarini degli Scrigni, eseguito a
Venezia dallo Scamozzi, che, pur seguendec, per molti segni, il Sanso-
vino, rimane freddo, tirato. La porta, lievemente rientrante nel
bugnato del basamento, è meschina, come lo è ogni apertura in questo,