Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 3)

VI. — MINORI ARCHITETTI DEL VENETO E DEL CONFINE LOMBARDO 547 
| GC. B. ALBANESE 
Tra gli architetti vicentini vengono nominati Giulio ‘Thiene, 
Giovanni Grazioli e Giovan Battista Albanese. 
Il primo, intenditore e buongustaio, come tanti vantati dal 
i Palladio, non ha dato prova di abilità nell’architettura; il secondo 
appare nei libri del Comune con molta frequenza, ma, quale sovra- 
stante dei lavori eseguiti per la città, sorveglia la costruzione delle 
varie arcate della Basilica, controlla il materiale usato, emette buoni 
per i pagamenti, senza nulla produrre di suo. Il terzo, GC. B. Alba- 
nese !, diresse i Javori per la chiesa di San Vincenzo, di cui fece il 
disegno, pur toccandogli di seguirne un altro. 
11 ponte di San Michele in Vicenza; caduto nel 1610, fu. trico- 
struito, in modo simile al precedente, subito dopo; e G. B. Albanese 
ne ebbe la cura; ma poi, forse per diversità di vedute, si allontanò 
dal campo di lavoro, e il progetto di ricostruzione si deve agli archi- 
tetti Contino di Venezia. Ci sono anche degli altari che, nella loro 
struttura, richiamano il nome di G. B. Albanese, ma in essi, che si 
rassomigliano tutti, manca fantasia. ? 
! Sopra gli Albanesi, pubblicammo tutte le maggiori notizie nel vol. X, parte III, 
sulla Scultura del Cinquecento, in questa Storia dell’Arte Italiana. 
* Tutte queste notizie mi sono state generosamente fornite dal Prof. Dott. GIULIO 
Fao che ha dedicato ai maestri della sua città il più attento ed entusiastico
	        
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