VI. — MINORI ARCHITETTI DEL VENETO E DEL CONFINE LOMBARDO 549
cembre 1548, una lunga relazione al Senato sulle fortificazioni di Cipro
e di Candia. Nel 1550, tornato in Italia, ispezionò le fortezze di Ve-
rona, Legnano, Brescia, Peschiera, Vicenza, Padova e d’altri luoghi;
poi senz’indugio, ronostante le sue nozze con Ortensia Fracastoro,
riprese il viaggio verso Corfù, ove rimase due anni, e costrusse il
bastione di San Sidro; nel 1557, era a Cipro, e nel 1558, mandato alla
Fig. 491 — Corfù, Loggia. Gian Girolamo Sanmicheli: Facciata.
(Dal Langenskijld).
i Repubblica un memorandum sulla fortezza di Limissos, cadde morto,
torte a 45 anni, forse avvelenato, l’infaticabile architetto militare.
; La sua arte nella Loggia di Lesina, nel portale di San Nicolò di
i Sebenico, nella Porta di lerraferima a Zara, nella Loggia in Corfù
pa (fig. 491), riecheggia sempre quella di Michele, senza averne la stretta
tè unità, anche quando egli si studia di eseguirne i modelli.
o Matteo Sanmicheli, chiamato Milanese, fratello di Paolo, nato
a Porlezza fra il 1480 e il 1485, architetto e scultore, lavorò in Mon-
ferrato, in Torino e a Saluzzo. Lavorò anche alla Certosa di Pavia,
con suo fratello Marco
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