39 III. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO -
verso 4] cornicione. Dava un elletto di spinta in su, di slancio, in
vitale contrapposto al calmo giro dell’arco. Vi era in questo un ac-
cenno alla funzionale vitalità degli schemi del Sanmicheli, e, nello
stesso tempo, per l’ampiezza del solco tra bugnato e bugnato, una
nota vivida di colore ottenuto per strie d’ombra sul chiaro.
Fig. 27 — Luvigliano Padova), Falconetto e Alvise Cornaro: Palazzo vescovile.
(Fot. Fiorentini).
Il palazzo vescovile di Luvigliano (fig. 27) è l’opera più com-
plessa eseguita dal binomio Falconetto-Cornaro, iniziata ancor vi-
vente il Falconetto, condotta poi praticamente nella costruzione da
Andrea da Valle, forse seguendo un anteriore disegno o modello del
Falconetto, di cui si vede riflesso lo stile nella quadrata massa del
palazzo, come nell’effetto cromatico dei contrasti tra il rustico del
l’avancorpo e delle scale con la liscia superficie della fronte, tra le
arcate cieche ai lati del loggiato e la profonda voce dell’ombra nella
pentafora del centro. Anche il fregio sotto il cornicione, col ritmo