VIII. — PELLEGRINO TIBALDI, SUOI SEGUACI E CONTEMPORANEI 867
modo romanico, sembra riecheggino i motivi arcaistici ripresi con
fantastico impeto dal Cerano nella facciata. È a lui si ritorna,
nella cornice, terminata in volute ioniche, della pala d’altare (fi-
gura 806) dipinta dallo stesso maestro, decoratore più abbondante,
più vivo nei rilievi, che non !’Alessi pago di ricami, d’intreccia-
ture. Infine con l’opera del cremonese Vincenzo Campi, si giunge
Fig. 804 — Milano, San Paolo. Galeazzo Alessi e continuatori: Interno (coro delle monache),
(Fot. Ceccato}.
all’apertura della volta, ove tra i ceichi dell’empireo assurge la
Vergine portata dagli angioli a slancio (fig. 807): s’apre il sof-
fitto su da un rettangolo, nelle cui facce, {1a pilastri scanalati,
sono edicolette con profeti e sibille. Il rettangolo posa, per via di
volticelle, nelle cui imbotte son lunette di finestre a rulli, sopra un
cornicione retto da mensole e da puntelli tortili, che, a quattro a
quattro per parte, sorgono su dagli acroteri di un ballatoio a ba-
laustre, torno torno cingente la chiesa. Di grado in grado, come
Sopra una scala, s’alza il soffitto, finchè itrompe la luce nei cerchi