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BARTOLOMEO AMMANNATI
I5II — Anno di nascita di Bartolomeo Ammannati.
1536 — Lavora un altare nel Duomo di Pisa.
1537 — Aiuta il Sansovino nella decorazione della Libreria.
1538 o verso il 1540 — Va ad Urbino, e poi torna a Firenze, dove, se-
condo il BoRrGHINI, avrebbe scolpito il monumento Nari.
1544 — In quest'anno va a Padova, ove il dotto gentiluomo Bernardo
Benavides, divenuto suo protettore, gli fa scolpire un Ercole, un Giove
e 11î Apollo, per il suo Palazzo.
1546 — Nella chiesa degli Eremitani a Padova l'artista prepara il mau-
soleo al Benavides e l’abbellisce di figure allegoriche.
I550, 7 aprile — Nella Santa Casa di Loreto sposa Laura Battiferri,
figlia di Giovanni Antonio Battiferri, nativo di Urbino.
1550 — Dopo l'elezione di Giulio III al Pontificato, si reca con la moglie
da Loreto a Roma, dove è introdotto alla corte papale dal VASARI,
che, alla fine del mese di maggio, gli procura l’incarico di scolpire
quattro statue di marmo, di quattro braccia l’una, per le sepolture
d’Antonio e Fabiano del Monte in S. Pietro in Montorio, che Papa
Giulio III aveva allogate allo stesso GIORGIO VASARI.
1552 — Pasqua di Resurrezione — IL’Ammannati, che doveva essere
entrato nelle grazie di Papa Giulio III, presentò il modello in legno
della Fonte pubblica, che fu costruita all’angolo della via dell’Arco
Oscuro.
[552, 2 maggio — Porta questa data una lettera da lui scritta a messer
Marco Mantova Benavides, nella quale descrive la Fonte pubblica
suindicata.
Tornato nella strada Flaminia, e camminato ben duecento canne,
vi è una croce di strade, che una porta al palazzo principale di Villa