Full text: La scultura del Cinquecento (10, Parte 2)

2I. — FRANCESCO CAMILIANI gl 
« Francesco Camiliani », scrive il Vasari, «il quale fu discepolo 
di Baccio Bandinelli, ha consumato quindici anni negli ornamenti 
delle fonti, dove ve n’è una stupendissima, che ha fatta far il signor 
don Luigi di Toledo al suo giardino di Fiorenza; i quali ornamenti, 
intorno a ciò, sono diverse statue d’uomini e d’animali in diverse 
maniere, ma tutti ricchi e veramente reali, e fatti senza risparmi di 
spesa. Ma infra l’altre statue, che ha fatto Francesco in quel luogo, 
due maggiori del vivo, che rappresentano Arno e Mugnone fiumi, 
sono di somma bellezza, e particolarmente il M ugnone, che può stare 
al paragone di qualsivoglia statua di maestro eccellente » 1, Acqui- 
stata la fonte dai deputati di Palermo, sopraggiunse Camillo Cami- 
liani, figlio dello scultore, che si impegnò di collocar bene la fontana, 
e presentò disegni da lui fatti in servizio della città e per l’ornamento 
di essa. I’architetto Camiliani s’accorse tuttavia che, per adattare 
la fonte della villa fiorentina alla piazza palermitana davanti al pa- 
lazzo municipale, conveniva ricorrere ad altra disposizione (figg. 430- 
432); e pensò di chiuderla in grandi cerchi a gradi, il più alto a balau- 
Stre con erme di quà e di là dai quattro accessi; poi disegnare un 
altro cerchio concentrico interrotto da quattro parti, in corrispon- 
denza a quelle quattro entrate, e dalle interruzioni far salire gradi- 
nate, fiancheggiate da balaustre, sino al cerchio della vasca princi- 
pale, dal mezzo della quale s’innalza un pilo, come grande candelabro. 
Davanti a ogni arco del secondo cerchio son ampie vasche con fi- 
gure di Fiumi sui margini, da ogni lato assistite da divinità, e va- 
Schette di qua e di Ià dalle quattro rampe adorne di figure mitologiche 
all’inizio e al fine d’ogni parapetto. Il rialzo del suolo lascia che tra 
le rampe si veda l’acqua al disotto, e che da tina zona a loggiato, 
che quella lega, teste di animali d’ogni specie si protendano a rin- 
frescarsi. 
Questa disposizione aumentava il numero delle statue. Sap- 
piamo che Francesco Camiliani aveva firmato due figure di Fiume 
e datata una terza (figg. 434-436), mentre la quarta, prospiciente 
alla quarta grande vasca, era firmata dal Naccherino. Ciò farebbe 
td VASARI, Le Vite, ed. Sansoni, Firenze, 1831, t. VII, pp. 628. 
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