Full text: La scultura del Cinquecento (10, Parte 2)

PR SEBASTIANO SEBASTIANI 
1593-1600 — Lavora, insieme con Tarquinio Jacometti, intorno alla 
porta della Basilica Lauretana, che Antonio Calcagni aveva lasciato, 
morendo, incompiuta. 
1600 — È dato a compagno di Tiburzio Vergelli nel lavoro del Fonte 
battesimale di Loreto. 
I610 — Insieme con lo scultore Cristoforo Stati di Bracciano, mandato 
da Roma, stima la grande porta mediana, in bronzo, della Basilica 
, e il Fonte battesimale di Tiburzio Vergelli. 
ritto I61I — Parte per Roma con Michelangelo Calcagni, affine d’accordarsi 
con Nicolò Cordieri, «statuario di nostro Signore », per la statua di 
Paolo V da farsi a Rimini. 
I612, 25 novembre — Muore Nicolò Cordieri, e il monumento resta « to- 
talmente da farsi per il suddetto signor Bastiano ». 
1613, 4 agosto — Compiutasi la statua, dal Porto di Recanati fu traspor- 
tata al Porto di Rimini. 
1614, 22 giugno — Viene inaugurata la statua (ora mutata in San Gau- 
denzio Vescovo). 
1612-1615 — Modella e stampa in cartapesta la Madonna del Pianto per 
la chiesa omonima di Fermo. Un’altra statua di « Madonna detta di 
San Giovanni », pure in istucco, fu eseguita dall’artista per Ripatransone. 
1626, 8 agosto — Da una lettera con questa data si può ritenere che 
l’artista fosse già morto. 
* * 
Il barocco arriva con Sebastiano Sebastiani, come con Pietro 
Paolo Jacometti, attratti dall’arte di Niccolò Roncalli detto delle 
Pomarance. Il Sebastiani, che aveva assistito il Vergelli nel lavoro 
del Fonte battesimale lauretano, che aveva compiuto, insieme con 
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