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maggiore sotto alla graù porta verso il Laterano ; ed
empiva così repentinamente l’Arena ;: come notano
Dione su. riferito , e Marziale (a): --
Ne te decipiat ratibus navalis Enyo,
Et par unda fretis ; hic modo terra fuit.
Non credis ? spectes , dum laxent aequora Marte:
Parva mora est ; dices , hic. modo pontus erat:
accumulandosi in tal guisa anche. con questo mezzo
spettacoli , e maraviglie. Ed affiachè possa rendervi-
sì più ragionevole , e. naturale l’idea , di’ riuuire la
Naumachia ai giuochi delle fiere ; rammentatevi, che
nel luogo dell’ Anfiteatro vi era prima lo Stagno anzi-
detto di Nerone (b):
Hic, ubi conspicui venerabilis Amphitheatri
Erigitur moles , Stagna Neronis erant :
Stagno , al dire di Svetonio (ec), a guisa di un ma-
re , Stagnum maris instar; forse non. diverso dallo Sta-
gno d’Agrippa , di cui tanta era la capacità , che lo
stesso Nerone vi dette una gran cena sopra delle bar-
che (d) : In Stagno Agrippae fabricatus est ratem , cui
superpositum convivium navium aliarum tractu mo-
veretur: naves auro, et ebore distincitae , remiges-
gue exoleti, per aetates , el scientiam libidinum coinpo-
nebantur le). Quello ne suggerì forse l'idea, e ne die-
de in parte il comodo all’ Imperatore Vespasiano , o al
di lui architetto; idea degua d’applauso, che ogni sor-
ta di giuochi riuniva nel centro della città. Basti del-
la Naumachia , e d'altri giuochi nell’ acqua.
14. Nel secoudo punto voi tentate di farci crede.
re, che negli scritti antichi o supposta si trovi, o
(a De Spectac. epigr. 24. Vv. 3. segg.
4) Martial. de Spect. epigr. 2. v. 5. seg.
(c) In Nerone, cap. 31.
{d) Tacit. Annal. lib. 15. cap. 37. -
(e) Nerone dette questa festa non nel suo Stagno, benchè immenso;
ma in quello di Agrippa, per da comodità delli contigui boschetti , che
Tacito seguita a descrivere.