Full text: Osservazioni Sull' Arena, E Sul Podio Dell' Anfiteatro Flavio Fatte Dal Signor Pietro Bianchi Di Lugano (Parte Seconda)

a $ostrr 
: Pain 
cacce dy 
ta, che 
vaio 
! Cadler, I, 
‘aducete pw 
uominat 
ati i vostri, 
. necessità, 
er li con- 
‘i con altri, 
mex hy- 
8 univere 
yporibus , 
nullo sci- 
escinderan 
ns di © 
Va form 
il ud i) 
'a prin 
‘170 , Ché 
non mal 
‘è fuori, ? 
ata fretta 
sarlato ‘ 
19v1la. l 
3/C ua Da 
nalamente, è 
‘tO, MA ene i 
raredDe Ie” 
ni . ul ‘n 
nido ne" O 
ana usate 
1250 
colare ; anzi che sarebbe stata puerile, inutile, im. 
possibile in pratica, come torno a ripetere. Lo stes- 
so Erodiano ; se lo esaminiamo bene , la escluderà. 
Egli poco prima ha parlato di un uomo introdotto 
nell’ Arena per combattere. Di questo nessuno po- 
trebbe mai figurarsi , nè voi lo chiedete, che s’in- 
tenda venuto fuori da quei sotterranei; ma bensì da 
una porta , o portico sotterraneo ia piano, ossia ori- 
zontalmente ; e comunque vogliate. chiamarlo , da un 
ipogeo. Altrettanto dobbiamo intendere di quei 100. 
leoni, che sieno entrati per le stesse porte; non fa- 
cendovi Erodiano alcuna distinzione. Lo stesso fatto 
storico viene riferito quasi colle stesse parole da Am- 
miano Marcellino (a), il quale non solo non inten- 
de parlare di quelli vostri sotterranei perpendicolari ; 
ma pare sia chiaro, ch’ ei supponga il modo solito d’in- 
gresso dal circondario dell’ Arena, per cui tutte ad 
un tempo vi furono introdotte le fiere: Ut enim ille 
( Commodus ), guia perimere iaculis plurimas feras 
spectante populo, et centum leones in Amphithea- 
trali circulo simul emissos telorum vario genere nul- 
lo geminato vulnere contruncavit , ultra hominem 
exsultavit. Le parole, e il sentimento degli scritto- 
ri , sono sempre state le stesse , parlandosi d’ingresso 
d’uomini , e di fiere negli Anfiteatri , e nei Circhi, tan- 
to di Roma, che di fuori, come fatto per le por- 
te. Per esempio, Plauto (b) fa entrare i lepri per la 
porta : Ex porta ludis quum emissw est lepus. Ne- 
gli atti del martirio di S. Policarpo (c): Cum Are- 
(a) Lib. 31. cap. 10. : Imperoccchè come colui era avvezzo ad ammaz- 
zare con dardi moltissime fiere in presenza del popolo, fino a 100. leo- 
ni nell’ Anfiteatro, mandati fuori tutti in una volta ; e gli ammazzava 
con dardi di varie forme, senza mai replicare un colpo sulla stessa 
fiera, per cui si lasciava trasportar da gioja sopra ogni credere. 
Î In Persa act. 8. sc. 38. v. 31. 
c) Apud Ruinart Acta Mart. sinc. pag. 29. n. 9. edit. Veron. 1931.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.