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mento , siccome quello che vi risparmia la noia di mille pie
cole battaglie; ma d’altra banda grandi mali ne Conseguitano ,
de’ quali hassi a tener ragione . Primamente gli è sempre un
male , che lo stolto si reputi sdvio, e -cì corre obligo di trar-
gli di capo la dannosa persuasione . Ora lo scrittor prefato sî
tien savissimo > e si vuol far credere gran baccalare è mae-
stro valentissimo în Lapidaria 5 Numismatica, Cronologia, Sto-
ria , Grammatica > Rettorica , Logica y e che so fo? e capace
dî tante cose fare e dire + che domine pure undquanche : In
coelum jusseris > ibit . E altrettanto e più s’estimano altri vo
stri avversarj di questo minori; i quali, ov’altri non gli sgan=
nî » di poco sani facil cosa è che vengan furiosi . In secondo
luogo credendosi , perchè niîun li reprime , vincitori, e per la
riuscita di lor niale atti gavazzando e sempre più ingagliof=
fandosi > ogni lggge del buono e costumaro e dignitose scri vee
te manomessa ,'Vintrodurranno alla fine i sozzi modi di pro:
verbiarsi propij delle lavandaiîie de’ tavernierî e simile lordura.
Per terzo; vuolsi a coloro aver pietoso riguardo, i quali amar
do il vero ed esaminar per sè stessi non porendo le cose, va
dietro all’ autorità ; e quindi cadono dî necessità nell’ errore;
e fitti vi si rimangono , se della cecità ed imperizia di br
guida non sian fatti opportunamente accorti. A cessar tai ma:
li o a riparo porci > dve nè voî vi leviate su, nè altri di me
migliore »' io mi vi-offero e proffero presto e spedito ad ins
trar in lizza col mentovato primipilo degli accattabriche .
Chi la pace non. vuol la guerra sabbia . Sernper ego audito?
gantum ? Stanco ‘oggimai d'’udirne le smargiasserie > desidero di
farne periglio cutro lo -steccato 5 e venirgli provando , che in
tutti i punti su ‘che vimpugna e censuîa e punge e morde, è
manifestamente ‘reo d'iniperdonabili errori ; di sofismi vergo=
gnosi » di mala fede -e di altri peccati non manco brutti 5 e
tanti e tanti ,' che fia meraviglia essere in sì piccolo volume
raccolti : onde quel settenario di Lettere > ch’e’chiama doloroso
( ed è veramente; in: sè stesso , perchè cattivo per ogni modo;
Pe leggitori > perchè ad ogni parola vi trovan motivo di sde-
sno ) divenga anche’a lui doloroso e rincrescevole 3 quando e
pur’ sia > che nol miscredo , capace di rimordimenti . Nè vo’
che temiate che io perder possa al paragone , e sì alla causa
Vostra recar nocumento; che co’ Trasoni, co’ Pirgopolinici non
aspro è lo scontro, non lungo il combattere. E poi per vede-
re quanto: costui sia terribile , basta por mente quali arme egli
usi e con qual disciplina armeggi . Di che si fa lancia e
spada ?. Della satira e del motteggio . E con quanto mirabil
arte .e destrezza l’adopera ! Vi carica di titoli d'onore, degnir
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