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So troppo bene che il sig. Masdeu con sottil malizia însi-
nua a leggitori d’esser da voi provocato, con l'orgoglio di cre-
dervi e vantarvi Corifeo degli Antiquari Romani , di voler dea
cidere in ogni cosa da oracolo in tuono magistrale, di trattare
con dispregio e beffarda compassione tutt’ altri che s’impaccia-
no nel vostro mestiere. So però questa imputazione esser ca
lunnia. Altri > pus atque venenum > vorria tener il campo; e per
lo contrasto che incontra nol può . Inde itae et lacrimae.
Quindi si è cercato un pretesto a _ villana guersa. Ma chi ben
guata e’l pretesto e chi lo sparge, manifesto vede come
Superbia invidia ed avarizia sono
Le tre faville c'hanno i cori incesi .
In generale a coloro, che di sì basse passioni sou fatti ligi,
dono quest’avvertimento ; che noi, che formiamo il publico,
non vogliam ne’ libri sdegni e liti di primato > non superbi van-
ti dî sè , non beffe d’altrui + ma verace fondamento di dot-
trina ; e che a noi tocca decidere qual più qual meno vaglia,
pesando il merito reale che si parrà negli scritti + In partico»
lare al sig. Masdeu 3 ch'egli è già giudicato; che mentre a più
alto luogo che non gli si conviene , e’ tende per torte vie, ri-
schia di scender più basso ; e che in ogni piato ; ch'i mprene
da , invano tenta corromperci il giudicio coll’ eccitarne a riso
o a sdegno contro il suo avversario . Aggiungo » che a ciascun
meglio che ad esso si addice accusar chicchessia d’orgoglio e
di pretensione. Quis tulerit Gracchos de seditione querentes? In
queste lettere medesime non prende egli la burbanza di dot-
tor solenne, avvegnachè non abbia a riditci che levissime co-
se e note pure a’ fanciulli è Non ci ha ristucchi col rammene-
tare i suoi studj le sue opere 3 e col divisare le città Ispane
che a studio d’antichità ebbe visitate , Italica, Sagunto , Tar
ragona ed altre inillanta è E mi meraviglio forte > come non
dica di aver cerco con frate Cipolla tant’ altri paesi >» che se
dovesse contarli non ne verrebbe a capo in parecchie miglia,
e specialmente Truffia e Buffia e Terra di mensogna >» d'onde
a gloria sua e pro sommo nostro riportò gli atri sinceri di S.
Emidio » e il terzo consolato di Merobaude nel 383., e le me.
morie della costui patria spagnuola, e le innovazioni nell’are-
na del Coliseo fatte da Carino Imperatore > e tutte le nuove
novelle» di che come di care gemme fu per lui adorna la isto-
ria critica di Spagna . Predichi adunque la modestia ; ma cen
fornisca in sè stesso l’esempio . i
A vie meglio chiarire quant’e’ sia poco >» mi piace sig. Av-
vocato toccare tra le censure che’ vi fa, le principali e le più
somme » ciò sono le più ridevoli . Voi usate parole non tolte
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