A tinfotzate la squadra degli ingegneri condotta in Brasile da
Michelangelo Blasco, furono inviati altri tecnici, dei quali si hanno
solo brevi notizie: così risulta che vi andò Francesco Tosi Colom-
bino, che era entrato in servizio del Portogallo sulla metà del XVIII
secolo e che nel 1756 trovavasi in Madera per le fortificazioni di
quell’isola, quando, promosso capitano, partì per la colonia. Di
lui si conserva una mappa (tre fogli di 0,507 per 0,717) col titolo
di: “ Mappa do Brazil desde S. Paulo até à embocadura do Rio
da.Pratazy (Tav. LXAXI}.
Moro il re D. Josè I di Portogallo e caduto il suo onnipotente
ministro, il marchese di Pombal, Spagna e Portogallo vennero ad
un nuovo accordo, che avrebbe dovuto trasformarsi in un trattato
successivo dopo una serie di studi da farsi in Brasile, per i quali
il Portogallo nominò una nuova commissione incaricata di rilevare
i confini del territorio lungo la costa marittima sino alla foce del
Peripignassu, cioè della zona che dipendeva direttamente dal vicerè
del Brasile. Tale commissione risultò composta dall’italiano inge-
gnere Francesco Giovanni Roscio che ne fu l’anima, dal capitano
Alessandro Eloy Pottelli, dall’aiutante Francisco Felix de Fonseca
Mourta e dal dottor Josè de Saldanha.
Il Roscio era certamente o italiano o di famiglia oriunda ita-
liana e sembra che avesse compiuto i suoi studi parte in Portogallo,
parte in Italia. Nel 1762 veniva nominato tenente di fanteria in
servizio di ingegnere addetto alle fortificazioni di Elvas (Alemteio)
e di Almeida (Beira), dopo passò in Madera. Non è noto a quali par-
ticolari compiti egli attendesse in tali piazze, però dato che vi si
trattenne per parecchi anni, è probabile che vi compiesse lavori
di qualche importanza. Dopo, promosso capitano, fu destinato in
America, e lavorò nella capitanìa di Rio Grande di San Pedro;
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