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LiBgROo SECONDO. 6r
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ARCHIDIACONO |
Aro ingegno, e mirabil talento an-
che ne’ tempi dimezo produfle Ve-
rona in quefto fuo Cittadino , nato l’ anno
178, e morto 1’ 846, dopo effere ftato qua-
rantatre anni nella Cattedrale Archidiaco-
so. Della piena notizia di lui fiam debito-
ri ad un infigne Lapida di marmo Greco,
ora nobilmente collocata nel Duomo. L’
Ifcrizione fu publicata dal Panvinio, ma
per metà, dovendo il rimanente reftare al-
lora nafrofto: interamente da noi avanti le
Compleffioni di Caffiodorio.. Leggefi adun-
que prima nell’ Epitaffio, come queft’ uo-
no ftimato allora incomparabile, fondò,
o rinovò nella Città fette Chiefe principa-
li, e fuperò ognaltro nella perizia di tut-
te quell’ arti, che in metalli, o marmi, 0
legni s'adoprano. Vi fi legge poi, come in-
ventò l'orologio da notte, mom veduto per p
avanti da niuno. Tal orologio diverfo dal
Solare, e che anco la notte indicava lore,
non fi può intender da acqua, perchè que-
* to A noto non folamente a gli Antichi,
ma in Italia anche ne’'tempi inferiori, aven-
dofi da Caffiodorio, che ne mandò alcuni Var. 52. 3,
‘Teodorico da Roma al Re di Borgogna, ‘?- 45:45
che