Lisro TERZO. 183
ISOTTA NOGAROLA
Elebrata in cento libri trovafi quelfa
Dama, che tutta occupandofi negli
{tudj, fenza volere udir di nozze nella ca-
fa paterna pafsò fua vita. Fu figliuola di
Leonardo, e di Bianca Borromea Padova-
na. Usò da fanciulletto Matteo Boflo in
fua cafa, come narra nella bella lettera,
con cui fi fcufa già fatto Religiofo dall’ »
darla a vifitare, Benchò altri dot tti € pii uo-
mini il acefisvo. Tocca in ela, e nel fin
dell’ Efortatoria 2 Beffarione , com’ ella
avea in mano perpetuamente l’ opere di
Sant’ Agoftino, e di $S. Gerolamo. In gri-
do era grandiffimo. Vidi a Siena preffoiMo.
naci Olivetani incodice , che contien mol-
te epiftole d’ Andrea Contrario Letterato
Veneziano degne d’ effere in luce, molte
lodi da lui date alla noftra Ifotta: Praximis
diebus Rome perve nere ad manus meas nonnul:
le tug epiftole &c. Fu fingolarmente ammira-
ta da Ermolao Barbaro. Lettera fi ] legge
tra l'altre ne’ noftri codici d' Antonio Cal.
fario Siciliano, che giunto in Venezia da
Coftantinopoli le figoifica il defiderio gran-
de di conofcerla . Nel Supplemento “delle
Croniche fi dice morta di trentott’ anni nel
M 4 1446.
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