Ligro QUARTO. 289
gio Triffino de morte Batti, fu perla morte
Py te del noftro Giovan Battifta, e per encomio
‘I fuo, come fi è avvertito nella prefazione
al corpo publicato poco fa in Verona dell*
opere di effo Triffino . Così lo denominò
tu) anche I° Arco fopracitato:
Iecirco miferum Battum, meftafque fo=
rores
i con Cernere erat laniare genas atque ungue
di quelo capillos .
ndo, Quis te, quis, frater , nofire pars ma-
aprefo xima vite,
9a, e | Ante diem rapit ?
miche da A lui dedicò la quarta Deca di T. Livio
è che Francefco Afolano con molte lodi del pa-
dre, e de’ quattro fratelli, tra’ quali
Primus natu Iulius ...ob profundam tam fa-
eni Celedli crarum, quam bumanarum legum fcientiam
în de omnibus paffim mortalibus admirabilis eft.
Lo efalta l' Afolano fopra tutti, e dice,
sinventa, che ne’ fuoi anni giovanili fu Lettor delle
leggi in Padova con fommo applaufo. Le-
4 Ch andro Alberti fcrive, che Giulio non pri-
» Sonetti mo, ma fu il quarto de’ fratelli; egli fu
at che prefe moglie. Abbiamo di lui un Trat.
reni ato De Felicitate ad Paulinam fororem
vat divifo in quattro libri, e publicato in Ve-
| tona nel 1531. Singolar cofa è in perfona
della fua condizione, ch’ ei fi dilettaffe
grandemente della bell’ arte di fondere .
T Tetti.