Lisro QUARTO. 291
fezione, che fu portade per zentilifimi zove-
ni. Fece una magnifica fefta, et vi andò el
magnifico Podeftà con altri cavalleri, e cit-
tadini a bonorarla , et perchè non voleva fe
fefle carnevale, fece ballar molti Cavalleri,
e gran maeftri, ch* era una magnifica cofa .
Si eftinfe in quefta donna quel ramo Maf-
fei, dal quale era ufcito il venerabil Pao-
lo regiftrato nell antecedente libro, e ne fu
però erede la famiglia della Torre, per cu-
ra della quale una lunga ifcrizione fi con-
ferva in pietra alla Chiefa Parochial di Fu.
mane dell’ anno 1436, fpettante a Biagio
fratello di elfo Paolo; e fi conferva pari-
mente il monumento dell* ilteffo Guid' An-
tonio a Cona, Feudo nella montagna , con
queft ifcrizione a gran lettere, fingolare
per l’ onor che vi fi fa all'agricoltura. Gu
do Antonio Maff. Equiti ornatif. de patria
benemerito, Agricultorum optimo. Iul. Tur=
rianus focero incomparabili ex teft. P. Ere-
pius an. MDXXIII. Di coftui ecco la Me-
daglia confervata preflo l’ autore di quefte
memorie,
Ultimo figliuol di Giulio fu Francefco
cui un’ aftettuofa lettera indirizzò Bernar-
do Tafflo, e quegl’ incomparabili verfi il
Fracaftoro, Turri, fi aut mibi villa, aut
Jar fit letior &c. Gli dedicò le fue Poefie
latine Marc» Antonio Flaminio. Di quefto
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