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vivoruta pa-
rente s et
altrice tn
qeniorun,
Cheoc. pi
167.
29» DEGLI SCRITTORI VERONESI
più lettere fi hanno alla ftampa nella rac-
colta di Bartolomeo Zucchi, e in altre .
Delle fue fi compofe il quinto libro delli
tredeci pofti infieme, e publicati dall’ Ata-
nagi. Ma in maggior numero ne contiene
la Nuova Scelta di Bernardino Pini, che
ne ha in ognuno de’ quattro libri.
GEROLAMO AVANZO
Ldo Manuzio nella lettera premeffa
all’edizion di Catullo, Tibullo, e Pro-
perzio chiamò quefto Soggetto wamo dottiffi-
mo ,e di fommo ingegno, echiamò con tal’oc-
cafione Verona madre de’ dotti, e nodrice degl
ingegni. Abbiamo dal Chiocco ne’ Medici,
ch’ ei foffe Lettore in Padava di Filofofia .
Fu Critico di molto credito, e però Aldo
di niuno più fi valfe per le fue famofe edi-
zioni. Lucrezio non era leggibile avanti il
raffettamento, e la emendazione dell’ Avan-
z0, fecondo la quale fu publicato per Al
do l' anno 1500. Nè però pretefe averlo ri-
fanato del tutto, onde diffe nella premefla
Lettera: zor enim is fum, qui me buius
omnium depravatifimi vatis pene infinitas
mendas dempfife cenfeam. Difle quivi al.
tresì, aver da giovane publicate Caftigazio-
ni in più Scrittori. Quelle 72 Priaperas,
vanno unite alle Emezdazioni Catulliane ,
con
Mò 4065)