308 De GLI SCRITTORI VERONESI
burgo, e vi confeguì ufizj grandi, ma ne
fu poi con vergogna fcacciato. Alberto
Truchfio moftrò con autentiche fcritture,
com’ era figliuolo d’ un Contadino. Con
tutto ciò mirabili volumi fi videro per fua
difefa in Tedefco, e in Latino. Refporfa
Iurifconfultorum de origine, gente, ac nomine
Pauli Scaligeri. Annales Scaligerorum ex Cy-
rillo in Latinum converfi. Cc.
PAOLO EMILII
wUefto valentuomofece una gran parte
della fua vita in Francia, e morì l’
anno 1529 in Parigi, dov’ era ftato chia-
mato dal Re Luigi duodecimo, e dov’ era
ftato proveduto d’un Canonicato nella Cat»
tedrale, in cui fu anche fepolto. Scriffela
Storia di quella Monarchia dall’ origine all’
anno quinto di Carlo ottavo in dieci libri,
1° ultimo de’ quali rimafe imperfetto, ma
da Daniel Zavarife fuo congiunto fupplito
rimafe, e terminato. Di queft’ opera dice
l’ editor Franzefe nella Lettera premefla in
Parigi alla ftampa dopo fua morte nel 1549
efeguita, come non avendofi prima di così
illuftre nazione che rozi annali, e mala-
mente per ogni conto eflendo riufciti colo-
ro, che fi eran pofti al tentativo di fcriver-
ne
MAL