364 DEGLI SCRITTORI VERONESI
pertanto la cofa fta pur così: poichè in pri-
mo luogo, dove avanti di lui non altro fe-
cero i Lapidarii , che copiar le Ifcrizioni ,
e metterle infieme , egli fu il primo, che
adducendole fempre in alcun propofito , ne
moftraffe l’ ufo, e ne additafle il frutto.
Da efle però egli ritraffe la Cronologia de*
tempi Romani, la ferie de’ Confoli, e
degl’ Imperadori, la notizia della religio-
ne, de’coftumi, del soverno, delle digni-
tà, degli ufizj, delle tribù, delle legioni,
delle vie, degli edifizj publici, de’ Magi.
ftrati municipali, de’ Giuochi, e di quan-
to a’ più Importanti punti dell’erudizione fi
afpetta. Egli ancora interpretò quelle, che
non fi erano prima intefe, per faggio di
che veggafi nel Grutero la pas. 442. In fe-
condo ‘luogo lafciando le pureraccolte , niu-
no mai nell’opere fue nè tante, nè così
fcelte I{crizioni adduffe, e publicò; poichè
ponendo infieme quelle, che fon ne’ cinque
libri de Commentarj a i Fafti, dove può
dirfi compilato un corpo delle Confolari
fincere, e delle Imperatorie allor conofciu-
te; e quelle, che fon ne tre libri della Re.
publica Romana , e nelle Antichità Vero-
nefi, c altrove, noi troveremo poche ifcri-
zioni infigni e importanti effer nel Grute-
ro, che non foffero già publicate dal Pan-
vinio:e leggiadra cofa però è, il veder quan-
te e
Lib
TULA
Cana
blica
di
foka },
LbLU4£