376 DEGLI SCRITTORI VERONESI
te fotto di lui. Non èda tralafciare, quant’
ei foffe amante e protettore dell’ Accademia
Filarmonica, nella quale gli recitò un’ Ora-
zion funebre Francefco Pola, che fi ha ftam-
pata nel fecondo tomo degli Opufcoli del P.
Novarini. Si legge in ela, come il dotto
Cardinale Latine, e Tofcane Diflertazio-
ni venne più volte a leggere nelle noftre
adunanze.
Si P.:0. RI GI
DI VERONA
Orello Saraina trattò in Latino delle
antichità di Verona in quattro Dialo-
ghi, che fi hanno anche tradotti da Orlan-
do Pefcetti , e raccolfe le noftre antiche
Ifcrizioni: ftampa del 1540. Scriffe in volga-
re la Storia degli Scaligeri, la cui prima e
legitima edizione fu nel 1541 per Antonio
Portefe. Nella raccolta d’ alquanti Scritto-
ri delle Cofe Italiche, fatta in Francfort l’
anno 1600, al Saraina fudato luogo. Dopo
morte nobil memoria gli fu eretta in S.
Fermo maggiore . Giulio Scaligero fcrifle
così di lui nelle fue Poefie:
Acer iudicio, ingenio Torellas ameno,
Legibus infignis, nobilis Hiforia.
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