388 DEGLI SCRITTORI VERONESE
va nel Mf Saibante 997. e altra copia nel
1016. In oltre vidi già in Firenze, preffo il
Sig. Cavalier Marmi in tefto a penna, al-
cuni fuoi Dialoghi, che trattano dell’
Afrologia giudiciaria, cui'era affai dedito,
pigliandone argomento dal libro del Pico
che la riprova.
Giacopo Recchioni morto nel 1604 fcrif-
fe de medicamentorum facultatibus, e fece Ri-
me nello ftile del Petrarca, e del Cafa, ef-
fendo ftato folito, come dice il Chiocco,
d’ inveir grandemente contra i modi ftrani
di fcrivere in volgare, e in latino che an-
dawanfi allora introducendo.
MATEMATICI
I Pietro Pitati profeffore di Matema»
tica abbiamo alle ftampe Almazach
novum. cioè Efemeridi, con alcuni Trattati
Aftronomici. Ven. 1552. Parimentè Supple»
mentuni Epbemeridum. In oltre Compendiune
Petri Pitatì in Academia Philarmonica Ma»
vbefim profitentis . Verone 1560. vi tratta dell’
anno Solare, e Lunare: della fofennità
Pafcale fecondo gli antichi riti,e del modo,
con cui volea fi regolafse il Calendario . Opss
bonum et utile, dice il P. Miliet, won fatis
tamen bene explicatum. Diede ancora Canoni
Pafcali
dibbi