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zioni apocrife, e mal credute antiche, egli
fu in quefta materia totalmente in errore,
e le fue lapide poffono folamente fervir d°
efempio di ciò che fia da fuggire. Lode
ben meritano 1» altre cofe, che fono in lu-
ce. Orazione de perverfa Inftitutionum civi-
lium explicandarum ratione. Prefazione alla
fua Lettura in Padova, dove nomina mol-
ti bravi Giurifperiti Veronefi . Stolone dia-
logo fopra la Sala Pretoria. Poefie Latine
in gran numero, tra le quali Si/va Cuciana,
per la nobil villa di Cuzzano de’ Conti Ab
legri; Panegirico nella raccolta da lui fat-
ta in lode di due fratelli Fugger. Un Cen-
tone Ovidiano, e due da Virgilio, avendo
in tal forte di lavoro fomma facilità per
detto del Calderini, che narra ancora com?
ei verfeggiava all’ improvifo.
Ma le due opere, dalle quali avrebbe
ritratta maggior lode, fon rimafe ne’ tefti
a penna. Non computo un fuo Trattato di
Duello, ch’ è fmarrito, e che non potè ot-
tenere d’ eflere approvato perla ftampa, di
che abbiam fatto menzione nella Scienza
chiamata Cavallerefea. Ma l’ ampio codice
Saibante. 1075 contiene Frazcifci Pole I C.
Veronenfis, et in Atbengo Patavino Pandelta-
vii Antecefforis Refponforum colleftio. Era pre-
parato per la ftampa con ricco indice fepa-
ratamente. L’ altra fua fatica erano gli
Elogi
hb, 3: É &