442 DEGLI SCRITTORI VERONESI
Elogi d’ uomini illuftri, alcuni de’ quali fi
veggono ftampati, come di Plinio addotto
da Policarpo Palermo, d’ Agoftino del Be.
ne premeflo al racconto della fua Imbafcia-
ta a Venezia; del Fracaftoro del Montano,
del Recchioni nel Chiocco; della famiglia
Cozza in foglio volante, e alcun altro .
Confervafi preffo me l’ originale di queft”
opera con 40 Elogi feguitamente. Il P. No-
varini nell’ epiftola premeffa all’ Orazion di
ueft’ autore da lui trovata in lode del Car-
dinal Valiero, così fcrive: o utinam et Elo-
gia que vir ille magnus in nofirorum aliorum-
que laude formaverat , reperire potuiffemus :
opus adbuc qugrimus. Sono in foftanza Vi-
te, e curiofe notizie ci fi rinvengon però
qualche volta. Ecco i Soggetti de’ quali
tratta: avea in animo di trattar’ ancora di
molt’ altri, come da un catalogo ch’ è nel
fine, e di ordinar diverfamente , e divi»
dere in più libri, onde allo ftampato d*
Agoftino del Bene premife ex libro V Elogio
VU .
Giovanni Pola fuo padre. Giulio Scali
gero. Francefco Morando Sirena. Giovan
Battifta Pona. Federigo Ceruti. Giovan
Andrea Boni notaio eccellente . Antonio
Gelmi. Marc’ Antonio Mureto. Vittoria
Piiffima, Comica di doti ammirabili , dal-
la qual narra, come vollero udire la Sofo-
nisba,
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