484 DEGLI SCRITTORI. VERONESI
Incorrerebbe nell'altro, e moftrerebbe ma:
ligno animo contra la memoria d’ un tant’
uomo, e contra il ben publico, chi poffe-
dendo fcritti fuoi, non voleffe comunicar:
gli, ma invidiofamente fopprimendogli,
impedife il farne faggio, e lodevol’ ufo,
o con mandargli in luce, o con darne noti.
zia, e farne utilmente relazione.
FRANCESCO BIANCHINI
P.BE:L:A 1.0
> Ella forte di que Opera è il terminat
, con tanto onore, quanto ne puòreca-
re un sì illuftre nome. Venne alla luce
uefto Letterato nel 1662 di Gafparo , e
di Cornelia Vailetti nobil famiglia di Ber...
gamo. Fu mandato per gli ftudj a Bologna,
indi a Padova, dove fu laurrato in Teolo»
gia, e dove attefe alle Matematiche fotto
Geminian Montanari; il quale grandiffimo
affetto gli prefe, e morendo de’fuoi mate»
matici ftrumenti lo fece erede . In patria
romofse , e incamminò 1’ Accademia degli
Aletofili per la Filofofia, ed altre fcienze,
Fu defiderato a Roma dal Cardinale Ot»
toboni, che lo fece fuo Bibliotecario ; nel
ual’ ufizio continuò anche dopo l’efalta-
zione di lui, favorito, € ftimato ugual
men-
ani +7