Ligro QUINTO, 485
mente dal Cardinal Pietro nipote. Confe.
suì fucceflivamente alcuni Canonicati in
| Roma di prebende Diaconali; nè gli fareb-
bero mancati benefizj di maggior rendita,
| fe avefle voluto paffare al grado del Sacer»
LI dozio; ma la fua umiltà lo tenne fempre
ed coftante in volerfi contentare prima de' Mi.
| nori, e dopo più anni del Suddiaconato, e
| Diaconato, forti ragioni adducendone, €
CHINI Pefempio dell'antica Chiefà , nella quale i
fuoi Diaconi v* erano, che rimanean fem»
re Diaconi, e così de gli altri. Clemente
XI lo volle fuo Camerier d*onore , dal qual
grado pafsò poi ad effer Prelato Domeftico.
Quando nel 1712 fù fpedito a portar
la beretta in Francia al Cardinal di Rova:
no, pafsò anche nell’Inghilterra, ed inak
a di Ber re provincie, e in ogni luogo vifitò leanti»
Bologna, chità, le librerie, 1 Mufei, e gli uominidi
in Teolo lettere, fenza tralafciar mai le oflervazio»
le fotto ni all’ Aftronomia, e alla Cofmografia ap-
diffime partenenti. In Qxford molti onori gli fece
i mate» quella famofa Univerfità, e tra gli altri di
[n patria voler che fofle alloggiato a fue publiche
mia deolì | fpefe. Fu fommamente riputato non fola»
sfreme, | mente da i Letterati d* ogni nazione, ina
nale On | da Principi grandi, e da Re. Nell ultima
ario nel | Concilio Romano tenne il primo luogo tra
ila gl* Iltoriografi , e come Storico era prima
ftato mandato con la Legazione a Napoli
Fi 3 del
TE LEZII: AO ATI A