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Zenone annoverò parimente i Sermoni; ed
alquanto anteriore fu Pietro Calo, che rac-
colfe; e compendiò in due gran volumi le
vite de’ Santi. Dagli fcritti di lui traffero i
Padri Bollandifti una leggenda della trasla-
zione, e miracoli, a piè della quale così egli XIL.4prà,
notò: fcripfit autem S. Leno traltatus ultra otto-
ginta &c. e di poi: quos trattatus et epiftolas, ac
expofitiones pulcro, et fubtili ftilo editas ego vidi
in duobus voluminibus apud S. Zenonem de Ve-
rona. Non dunque folo fu Guarino, e non
rimo , € non fu unico il codice trovato
poida lui nella Libreria Capitolare, ma al-
tro ven’era inquella del Monaftero di S. Ze-
none. Anche Giacopo Prete,iverfi del qua-
le tratti da un mf Zenoniano fono fiati pu-
blicati da’ Bollandifti , lodò in que’ tempi cui des
il Santo fingolarmente per 1° eloquenza . ©
gi
Ora una fua vita abbiam noi di nuovo da-
ta fuori a piè dell» Iltoria de Diplomi, l'au-
tor dellaquale può congetturarfi vivefle nel
fecolo.del1100,0in queltorno. In queta s’
introduce il fanto Vefcovo parlante al popo-
lo, egli fifanno direalcuni pezzi de gli fteflîi
Sermoni fuoi. Maquefto non bafta. Fiorì nel
fecolo del goo Raterio Vefcovo noftro, e per
gli fcritti celebre, e per la vita. Queftiin
tre delle fue operette cita un paflo dal Ser-
mone fopra Giuda Patriarca, e nell’ Epi-
ftola Sinodica lo cita con premetter quefte
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