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De legg.
0.1,
Cap. 39»
Munere
Foro.
Dio}.
in
39.
12 DE GLI ANFITEATRI
uomini. Nel numero parimente de*Gladia-
tori ei forpafsò di molto quanto fino allora
s'era veduto, avendone pofti infieme quan-
do fu Edile 320 paia, come fi ha da Plu-
tarco.
Ridotti in talmagnificenza quefti fpetta-
coli, fu neceffario penfare ad un nuovo gene-
re d’edifizio, per potervegli celebrare con
più diletto : A tempi di Cicerone i Giuochi
publici fi facean tuttiancora o nel Teatro, o
nel Circo. Di Gladiatori nel Foro fa però
menzione Svetonio in tempodi Cefare: alle
beftie era deftinato 1 Circo. Preffo Sifilino
leggefi veramente , che le gran Cacce di
Pompeo fopramentovate fi faceffero in Fea-
tro; ma compendiatore poco accurato fu
egli in quel luogo, fe da lui venne , il ta-
gliar quattro verfi neceffarj alla coerenza,
ed al fentimento, ne’quali efprime Dione,
che in Teatro fu la mufica, ma le Fiere
nel Circo. If Circo però per 1’ ampiezza
fua, e per la lunghezza, come ordinato al
corfo delle Bighe, e delle Quadrighe , do-
vea molte volte rendere in altro genere di
fpettacolo poco godibile all* una parte ciò
che fi facea dall'altra; effendo ftato il Gir-
Pln.1.36.c0 Maffimo lungo tre ftadii (ch*erano otta-
CI5.
yi di miglio) e largo uno, intendendo dell’
area folamente, e fenza gli edifizj al circui-
to anne. Impedita ancora ne rimanea in
qual.