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Lisro Primo. 13
qualche parte Ia vita dalle Mete, dall’ Obe-
lifco, dall’ are, colonne , figure, e più altre
cofe, che in mezo fu la Spina pofavanfi: in
fatti ne° Giuochi di Cefare fopraccennati 565.
convenne levar le mete. Non così agevole Ces. 39.
si i y = ublat e
riufciva in oltre 1’ aficurarvi il popolo fpet- His
tatore, onde abbiam da Plinio, come peri-
colò ne’ Giuochi di Pompeo dagli Elefan. /, 8. e. 7.
ti, che tentaron fortita: però Cefare volen-
do poi far 1° ifteffa moftra, fece cavar delle
foffe intorno. Convenne adunque architet-
tare un edifizio, che in affai minor giro,
fenza che gli occhi rimanefsero da veruna
arte lmpediti, defse luogo a quantità gran-
diffima di fpettatori, e avendo il campo li-
bero e aperto, potefse però afficurar facil.
mente da ogni forte di belve chi ftava in-
torno. Non fu difficile prenderne idea da’
Teatri che in Grecia, e in Roma erano da
gran tempo in ufo. Si facean quefti fpazio-
fi, efcoperti, e con'un femicerchio digra-
di, ne’ quali fedeano in grandiffimo nume.
ro gli uditori. Facil cofa fu però il penfare,
che facendo in vece della Scena pofta a rin-
contro de i gradi, un altro femicerchio di
efli, e fi raddoppiava il fito a gli fpettatori,
e fi lafciava in mezo ampio, e libero campo
al combattimenti.
La prima volta che fi vedefle di ciò l'ef;
fetto , fu nel maravigliofo e bizatro fpet-
tacolo