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miferi carcerati, e ad altri mendichi ; perche»
non reftaffe parte, benche rifpofta,della Città,
doue non penetraffe la comune confolazione,
e d'onde non fi fpremeffero ringraziamenti a
Dio,per sì notabile beneficio coferito al Mon-
do Chriftiano . Difpenfata fra quefti efercizij
la Santità di quel giorno, piego verfo la notte:
nella quale fù ceflato da fuochi, ma non da lu-
mi,che furono,come la fera auanti, accefi, e fi-
‘ noall'vitimo confumati.
Il Martedì fi efpofero nella folita Piazza le,
machine proprie de’ fini intefi da S.A.in quella
fera. Laonde il Popolo,e la Nobiltà,tratti dalla
fama » refa più autoreuole dalle fperienze della
precedéte Domenica,accorfero in tanto mag-
gior copia ,, che n'hebbero molte vite da diue-
nir violento fagrificio della comune curiofità.
Molti , che nonhaueuano veduti gli apparati
permanenti ,, non tralafciarono di correggere
quefta volta la lor trafcuraggine. La Plebe rad-
doppio lafua avidità, e'lH{uo tumulto intorno
alla Fotana del Vino:e le Dame più, che altri,
col numerofo corfo delle carrozze, refero mag
giore , ma più nobile il pericolo del AI
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