CAPO
NOZIONI. PRELIMINARI.
1. Le applicazioni pratiche della elettricità all’ industria
datano già da molti anni, perchè appena scoperti i principali
fenomeni in questo campo così fecondo della fisica, si pensò a
trarre profitto della nuova forza, di cui si previde ben presto
la grande importanza. La corrente elettrica, ottenuta dalle pile
in seguito alla grande scoperta del Volta, si adoperò nelle
comunicazioni telegrafiche, nella galvanoplastica, nell’ illumina-
zione, in tante altre applicazioni svariate; ma finchè si:dovè
ricorrere alle pile, finchè cioè la corrente si otteneva soltanto
mediante azioni chimiche, sia. per il prezzo eccessivo che ve-
niva a costare, sia per l’incomoda manipolazione dei genera-
tori, le applicazioni industriali veramente pratiche della elettri-
cità erano assai limitate. L’inconveniente che deriva dall’uso
incomodo delle pile non sarebbe stato tuttavia un impedimento
grave, se con le pile la corrente si fosse potuta avere a buon
prezzo; ma per ottenere dalla corrente voltaica un dato lavoro
meccanico, bisogna consumare, nelle pile, dello zinco e in tal
quantità, che una macchina a vapore, anche delle meno per-
fette, somministra lo stesso lavoro a più buon mercato. In-
fatti, è vero che l’effetto utile delle macchine a vapore non su-
pera ordinariamente il 10 per cento, mentre quello dei motori
elettrici raggiunge l’ 80 per cento; ma |’ energia potenziale chi-
A. STEFANINI, Le macchine magnetoclettriche e dinamoelettriche. I