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Teoria delle macchine dinamo e magnetoelettriche. 153
sempre lo stesso, le macchine a corrente continua sono divise
dal Clausius in due grandi classi: in quelle con elettrocala-
mita ad anello (51), e in quelle con elettrocalamita a tamburo
(65); ma come si è veduto (66), l’ultima elettrocalamita non
è che un caso speciale dell’anello Pacinotti, talchè non oc-
corre farne due divisioni distinte; ed infatti anche dal CGlausi us,
per stabilirne le formule fondamentali, le dinamo a corrente
continua sono state considerate tutte nello stesso modo.
La spirale dell’indotto, che potrebbe esser mobile da sola,
com'è, per esempio, praticato in alcune macchine di Siemens
(70), si chiamerà il circuito mobile, e l’anello o il nucleo cilin-
drico, che non è necessario che prenda parte alla rotazione, si
chiamerà il nucleo del circuito mobile o nucleo dell’ indotto.
Il circuito mobile è composto di molte spire che sono in
comunicazione metallica una con l’altra, e gli strofinatori lo
dividono in due metà che son percorse da correnti opposte
(vedi fig. 41, della pag. 62).
Abbiamo visto (10) in qual modo sia magnetizzato il nu-
cleo dell’indotto dagli elettromagneti inducenti; notiamo ora
che l’asse magnetico di tal nucleo ha direzione opposta a quello
dei magneti inducenti. Ma questo nucleo, oltrechè dall’ indut-
tore, è magnetizzato anche dalla corrente che percorre il cir-
cuito mobile che lo circonda, e che ha i suoi poli nei punti
in cui è toccato dagli strofinatori (51); tal magnetismo ha il
suo asse perpendicolare a. quello dovuto all’induttore, e dall’a-
zione combinata di quei due magnetismi ne risulta un magne-
tismo che ha l’asse in una direzione intermedia. Quest’ asse
resultante, anche quando il nucleo si muove, può supporsi fisso
nello spazio (10).
A tre cause è dovuta ‘la corrente d’induzione che si pro-
duce nel circuito mobile, cioè: all’elettromagnete inducente, al
magnetismo del nucleo di ferro dell’indotto e alla ‘corrente che
circola nel circuito mobile stesso, la quale cambia direzione nei
punti corrispondenti agli strofinatori.
102. Il circuito mobile e quello che circonda gli elet-