Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

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Teoria delle macchine dinamo e magnetoelettriche. I6I 
  
La quantità N potrà esprimersi a sua volta con 
Nebi (13) 
ove B è una costante dipendente dalla macchina, perchè sarà 
certamente proporzionale alla intensità della corrente che circola 
nell’indotto. 
Per determinare il momento magnetico resultante P del 
nucleo dell’indotto, si osservi che i momenti parziali M ed N 
delle forze cui P è dovuto sono fra loro ad angolo retto; 
dunque dovremo considerare la risultante VM*+N? e porla 
in luogo di Mo di N in una delle espressioni precedenti; 
avremo così: 
_ CIM*°+N° 
I +yVM7+ N? 
Quest’ espressione è, come abbiamo accennato per quella di M, 
soltanto approssimata; ora poichè la resultante VM? + N? delle 
azioni magnetizzanti è prossimamente proporzionale alla inten- 
sità i della corrente che circola nell’indotto, per semplicizzare 
l’espressione di P, e senza nuocere all’ approssimazione che 
fornisce, potremo nel denominatore porre fi in luogo di 
\ M?-- N°, essendo f una nuova costante, ed avremo : 
  
° 
+ ICVM N 
La direzione di P sarà determinata dalla diagonale del ret- 
tangolo costruito con lati proporzionali ad M ed N respetti- 
vamente; e se indichiamo con @ l'angolo che l’asse di P fa 
con la direzione negativa dell’asse degli elettromagneti, avremo 
  
cos dll geco, seng= —u, (15) 
VM* + N° VM'+N 
Le componenti P, e P, di questo momento magnetico nella 
direzione opposta a quella dell’asse magnetico dell’ induttore e 
A. Sreranini, Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettriche. Il 
     
  
   
  
  
  
  
  
  
  
   
  
  
  
  
  
  
  
  
  
     
  
  
  
   
  
    
   
  
  
  
  
    
  
  
  
  
 
	        
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