Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

        
   
  
  
   
   
   
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
    
    
  
   
     
  
  
  
  
166 Capo sesto. 
  
Nelle macchine più potenti si cerca d’impedire la forma- 
zione delle correnti di Foucault col fare il nucleo o di fili 
di ferro ossidato, o di dischi tagliati e isolati, ecc.; ma nel caso 
che quelle correnti si producano con una certa intensità, non 
possiamo trascurarne gli effetti, che sono: 1.° di avere un mo- 
mento magnetico che devesi aggiungere agli altri già conside- - 
rati; 2.° di modificare con la loro reazione il magnetismo del 
nucleo stesso. 
Il momento magnetico dovuto a tali correnti sarà eviden- 
temente proporzionale all’intensità della forza che le determina, 
cioè a | M*+ N°, ed al numero v dei giri: potremo quindi 
rappresentarlo con 
sl ai, 
ove n è una costante. 
Il momento del magnetismo indotto nel nucleo stesso da 
tali correnti si otterrà con considerazioni analoghe a quelle che 
hanno condotto a stabilire il momento P dovuto alle altre azioni 
(107); quindi rappresentando con D una costante che corrisponda 
alla C della formola 14), tal momento. sarà espresso da: 
Dnv\M?+ N? 
I+ 6: 
  
Ma questi due momenti magnetici hanno lo stesso asse: quindi 
sommandoli avremo il momento resultante: 
NITEN(+). 
L’asse di questo momento magnetico, dovuto all’ induzione, 
è perpendicolare alla direzione della forza che produce l’indu- 
zione stessa; talchè per la sua determinazione dovremo introdurre 
3 n s v È ° . 
l'angolo @ pina anzichè quello © del $ 107. Se vogliamo poi 
scomporre questo momento in parti risolute nelle stesse dire- 
zioni di P, e di P,, dovremo moltiplicarlo per cos(e +5) e 
 
	        
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